Il Tenente Generale Francesco Casella, illustrazione tratta da "Nomi e volti di un esercito dimenticato" di Roberto Maria Selvaggi
CASERTA - E' grazie al lavoro dello storico Francesco Maurizio di Giovine, di Giuseppe Catenacci, presidente onorario dell'Associazione ex Allievi della Nunziatella, e all'editore Vincenzo D'Amico se oggi possiamo rileggere il proclama che il 1 novembre 1860, l'allora primo ministro del Regno delle Due Sicilie, il generale Francesco Casella, inviò alle corti europee. Un testo raccolto nella riedizione della Cronaca Civile e Militare delle Due Sicilie elaborata da monsignor Del Pozzo. Le speranze di recuperare il Regno, già flebili dopo l'incerto esito del Volturno al principio del mese di Ottobre, con l'ingresso sulla scena del Piemonte erano ridotte al lumicino. Francesco II continuò a prolungare la difesa, e l'avrebbe prolungata entrando nella storia insieme ai suoi soldati fino a febbraio a Gaeta (e ancor più a lungo avrebbero resistito le milizie nelle fortezze di Messina e Civitella del Tronto), nella speranza che l'Europa non fosse stata ferma e immobile di fronte alla violenza del diritto pubblico europeo che si stava consumando a Napoli e in Sicilia.