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Resoconto commemorazione Jose Borges (2013)

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SANTE MARIE (AQ) - Ancora una volta, e per il 13° anno consecutivo, è stata rievocata la drammatica vicenda che portò, l'8 dicembre del 1861, in quel di Sante Marie (Aq), alla cattura e poi alla morte (fu giustiziato nella vicina Tagliacozzo) dell'eroico generale catalano José Borges, che aveva offerto i suoi servigi alla causa legittimista borbonica dopo l'aggressione “manu militari” del Regno delle Due Sicilie da parte dei piemontesi. Una figura, quella di Borges, di adamantino spessore di fronte alla quale impallidiscono tanti altri personaggi osannati dalla ridondante ed artefatta vulgata storica dominante. Grazie alla proficua sinergia, che ormai va avanti da qualche anno, tra l'amministrazione comunale di Sante Marie, l'Istituto di Ricerca storica delle Due Sicilie e l'associazione Capitano De Mollot, è stato possibile approntare un ricco e variegaro calendario di iniziative tutte dirette a far risaltare il valore e l'ardimento del nobile cabecilla che immolò senza esitazione alcuna la sua vita abbracciando la causa napoletana.

Sabato pomeriggio, 7 dicembre, nella accogliente sala consiliare del comune di Sante Marie, si è tenuto un interessante convegno dal titolo “I diari, le carte ed i misteri della fine del generale Borges”. Sono intervenuti per i saluti il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti e il comm. Giovanni Salemi, mentre la relazione è stata brillantemente svolta da Valentino Romano, storico, scrittore e studioso del brigantaggio il quale, servendosi della proiezione di alcune slides, è riuscito ad inquadrare in maniera mirabile il particolare contesto nel quale si svolsero i fatti e le possibili ragioni che portarono alla repentina soppressione di Borges. Una prolusione che ha suscitato molto interesse e che alla fine ha originato un serrato dibattito tra i presenti in sala.

Il giorno seguente, 8 dicembre, festa della Immacolata Concezione, si è aperto con la visita al Museo del Brigantaggio di Sante Marie. Proprio in questa occasione l'Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie, su cortese sollecitazione del sindaco Berardinetti, ha assunto l'impegno di mettere a disposizione della struttura museale tutto il carteggio ed i numerosissimi documenti di archivio inerenti la vicenda del generale Borges. E' stato altresì stabilito che nella primavera del prossimo anno ci si ritroverà tutti insieme a Sante Marie per organizzare un altro evento dedicato all'intrepido cabecilla catalano.

Dopo di che ci si è recati presso la cascina Mastroddi, in località Luppa: qui il sindaco Berardinetti e il presidente Salemi, dopo la benedizione alla lapide da parte del parroco di Sante Marie, hanno deposto una corona di alloro davanti al cippo marmoreo che ricorda la tragica fine di Borges mentre, tra lo sventolio delle candide bandiere borboniche, risuonavano forti e struggenti le note dell'inno di Paisiello.  “Abbiamo iniziato questo cammino tredici anni fa e siamo intenzionati a proseguire senza indugio su questa strada – così ha iniziato il suo breve ma significativo discorso il sindaco Berardinetti –. La vicenda di Borges appartiene indelebilmente a Sante Marie e noi non possiamo né vogliamo trascurarla. Per questo siamo qui e saremo qui, assieme agli amici che giungono da ogni parte d'Italia, anche negli anni futuri”.  “Ringrazio sentitamente il sindaco Berardinetti che ogni anno ci accoglie a braccia aperte nel nome di José Borges, una figura eroica di patriota che merita di essere ricordata – questo il punto centrale dell'allocuzione tenuta dal comm. Salemi –.

Noi qui ci sentiamo a casa e veniamo sempre molto volentieri ad omaggiare l'eroico generale spagnolo che seppe morire da eroe al pari di tutti quelli che lo seguirono nella disperata impresa di riconquista del meridione. E, a Dio piacendo, saremo qui tutti quanti insieme anche negli anni a venire”. A questo punto un piccolo drappello si è staccato dal grosso del gruppo e si è recato nella vicina Tagliacozzo dove la signora Maria Ornella Cristalli Farese ha deposto, a nome di tutti, un bouquet di fiori accanto al busto marmoreo che ricorda l'indomito generale catalano. Un gesto piccolo ma significativo che dimostra come il coraggio e l'eroismo non possono essere dimenticati né cancellati dallo scorrere inesorabile del tempo e dal colpevole oblio della storia.

(FOTO DELL'EVENTO)


Giancarlo Rinaldi

Fonte: Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie

Resoconto commemorazione Jose Borges (2013)
Ultimo aggiornamento Martedì 24 Dicembre 2013 17:16  

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