MESSINA - Un corpo della fanteria dell’esercito italiano, a ragione e in mancanza di documenti contrastanti, si ritiene costituito dal re Carlo Alberto con il Regio Decreto del 18 giugno 1836; quando in realtà, simile reparto di fanteria già esisteva sotto le insegne del Real Esercito del Regno delle Due Sicilie.
I fatti che ne segnalano la presenza si legano alla guerra che Napoleone scatenò in Europa e nel merito, alla campagna di Russia, dove i bersaglieri napoletani, dimostrarono un gran valore.
Anche in questo caso una retorica di parte, racconta fatti mistificati nella più becera tradizione politica, imposta dal regno sabaudo all’Italia.
Rinnovando ripetutamente soprusi storici in campo morale e militare. La storia invece, racconta della nascita di un corpo di fanteria, quello dei bersaglieri napoletani ( truppe scelte murattiane) distintosi sulle lande russe, e nelle vicinanze della città di Danzica; quando si fecero onore al fianco di reparti dell’esercito polacco, impegnato in quell’occorso. Un reparto di fanti dunque, già operativo venti anni prima da che, fosse “inventato” dallo spavaldo capitano Alessandro La Marmora.
La gloria in verità che si può raccogliere dagli opposti spalti, mise in luce in alcuni accadimenti rivoluzionari accaduti in quel di Messina, faccende più o meno importanti.
Esistono documenti che segnalano la presenza di questo corpo di eccellenza nell’esercito napoletano; prima al tempo del Regno Repubblicano di Napoli e successivamente, quando il Sovrano Ferdinando IV, riconciliandosi con il popolo e con l’esercito, costruì su quell’esercito il nuovo corso della storia duo siciliana. Ben presto però, la natura indivisa di alcuni ufficiali seguaci e partigiani napoleonici, riprende in seno a un ristretto corpo di rivoluzionari, l’antico compito. E in quel di Messina, opera una rivolta che lascerà il segno, in seno alla macchina politica napoletana.
Eccone in sintesi gli avvenimenti e i provvedimenti presi dal governo contro i sediziosi.
N 35 Decreto per lo scioglimento ed abolizione del quarto battaglione Bersaglieri Napoli 14 Maggio 1821
FERDINANDO I per la grazia di dio re DEL REGNO DELLE DUE SICILIE DI GERUSALEMME ec INFANTE DI SPAGNA i DUCA DI PARMA PIACENZA CASTRO ec ec GRAN PRINCIPE EREDITARIO di toscana ec ec ec
Per la reprensibile condotta tenuta dal quarto battaglione Bersaglieri negli avvenimenti che ebbero luogo in Messina nello scorso mese di marzo. Ed altronde essendosi rimossi alla competente autorità giudiziaria gl individui del medesimo prevenuti di fatti criminosi, Abbiamo risoluto di decretare e decretiamo quanto segue: Art l iI quarto battaglione Bersaglieri resta disciolto ed abolito. 2 i sottufiziali saranno degradati ed insieme a soldati riceveranno il loro congedo. 3 Gli uflziali del disciolto quarto battaglionè Bersaglieri, si conferiranno nell’isola di Procida per attendere colà le sovrane determinazioni sul loro ulteriore destino, percependo intanto gli averi di seconda classe. 4 i Direttori delle reali Segreterie di finanze e guerra, sono incaricati della esecuzione del presente decreto In assenza di SM il Rè.
Alessandro Fumia
Fonte: Zancleweb