Le tre statue borboniche di Catania

Venerdì 14 Dicembre 2012 13:17 Davide Cristaldi
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Visita alla Statua di Ferdinando II in occasione del "Tour Borbonico"

Tra i maestri scultori che la città di Catania ha l'orgoglio di vantarsi, è notevole la figura di Antonio Calì (1789-1868) l'allievo oltre che l'erede dell'immortale scultore Antonio Canova (1757-1822) venuto a mancare prima di poter ultimare il maestoso monumento a Ferdinando di Borbone sul cavallo, che spicca dal centro di Piazza Plebiscito a Napoli e che fu ultimato, come ci raccontano i documenti d'epoca, proprio dal nostro Calì.

Antonio nacque il 17 novembre 1789 a Napoli, durante uno dei viaggi di lavoro del padre, Andrea Cali, catanese, anch'esso apprezzato scultore. Studiò prima a Napoli e poi a Roma, approfittando di una borsa di studio concessa dal governo.
A Calì viene attribuita la paternità delle 3 statue, che si trovano nella città di Catania, e sono quelle di: Ferdinando I, Ferdinando II, e Francesco I di Borbone.
Altre statue del Calì dedicate ai sovrani borbonici, furono poste all'interno del Palazzo dei Ministeri di Stato a Napoli.
Tra le varie imprese del Cali, vi è la fondazione del Museo presso il Palazzo Biscari di Catania.

Come era: Ferdinando I (img di Claudia Campese)


Come è: Ferdinando I di Borbone, via Dusmet

FERDINANDO I - La statua di marmo, alta più di tre metri mostra il re borbonico con un ampio mantello rifinito sul retro da fiordalisi (abito cerimoniale di Gran Maestro dell'Ordine di San Gennaro). Nella mano destra porta un oggetto spezzato, in origine uno scettro. Nel 1860 le truppe garibaldine invasero l'isola e seguirono l'abbattimento e la decapitazione della statua del sovrano, reazione di fanatismo antiborbonico legata agli eventi rivoluzionari. La testa non fu mai più trovata, mentre la statua acefala fu conservata per un secolo nel magazzini municipali (che all'epoca si trovavano nell'ex monastero dei Benedettini) e ricollocata di fronte alla facciata est di Palazzo Biscari nel 1964.
La statua si sarebbe dovuta fare nel 1819 ma il sovrano, che aveva da poco promosso Catania ad Intendenza, rifiutò la proposta dal decurionato catanese a causa del periodo economico sfavorevole (il regno delle Due Sicilie era uscito con le ossa rotte dall'invasione napoleonica).
La statua fu eretta solamente il 12 gennaio 1853, e posta originariamente nel Largo San Francesco, nel centro storico di Catania.

Come era: Francesco I (img di Claudia Campese)

Come è: Francesco I di Borbone, Villa Pacini

FRANCESCO I - L'altezza della statua è di palmi 11 e mezzo, più di 3 metri.Originariamente si trovava in Piazza Università e fu innalzata il 14 aprile 1833.

Ecco una descrizione dell'epoca, fatta da Lionardo Vigo sulla statua, attualmente posta all'interno dei giardini di Villa Pacini:

"...vestir semplicissimo antico, nude braccia, gambe, ginocchio, testa, coverto il dorso di pallio, che un' armilla ferma sul destro omero, il petto di corazza merlata, di cui sotto una tonicella mezzo gli vela le cosce, e i piedi di coturno.."

Ed ancora:
"...il protendere la [mano] destra allungandola distesa con liberale atto, l'appoggiare il manco braccio, con cui impugna lo scettro, sopra un' erma di Pallade sorgente a lui di costa, tenendo immota la mancina gamba..."

"...L'armatura, che veste il monarca, è lavorata con massima perfezione: ma perché sulla corazza scolpire due ippogrifi invece dell' aquila siciliana?Se il Cali fosse stato guidato da sperti uomini, ne' 15 merli della corazza posto avrebbe simboli leggiadrissimi e di storica significanza..."

Come era: Ferdinando II (img di Claudia Campese)

Come è: Ferdinando II, villa Pacini


FERDINANDO II - Posta in origine a Piazza Stesicoro, nel punto esatto dove oggi sorge il monumento a Vincenzo Bellini, fu eretta  nell'ottobre 1842, il re è sempre rappresentato in abiti classici ed appoggia la mano sinistra sulla poppa di una nave, a ricordo della costruzione del molo di Catania (1837) avvenuta per regio assenso. La mano destra oggi spezzata, in origine impugnava lo scettro, il progetto prevedeva un altezza di palmi 12.

Davide Cristaldi
Claudia Campese

Fonte: Comitato Storico Siciliano


(Le tre statue del Calì, descritte dal Cav. Agatino Longo, 1853)
(Giornale di Scienze Lettere ed Arti per la Sicilia - diretto dal Bar. Vincenzo Mortillaro - Anno 13 . Vol 49 - Palermo - anno 1835 - PAG. 277)
(I Borbone in Sicilia 1734-1860, a cura di Enrico Iachello)

Le tre statue borboniche di Catania
Ultimo aggiornamento Martedì 05 Settembre 2017 20:02