La stazione telegrafica borbonica 'Punta d'Olmo' di Riposto(CT)

Martedì 11 Dicembre 2012 18:27 Davide Cristaldi
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L'edificio telegrafico con il terrazzino a mò di torretta.

La struttura databile nella prima metà dell'800 risulta abbandonata ed in vendita, anche se da un sopralluogo effettuato, sono visibili i segni di un uso abitativo relativamente recente.
Oltre a servire da stazione per le telecomunicazioni, lo stabile era adibito all'alloggio degli addetti che presidiavano il telegrafo, dipendenti del Ministero della Marina.

Grazie al rinvenimento di un antica mappa "indicante le linee telegrafiche nel Regno delle Due Sicilie" risalente al 1860, ci siamo resi conto che il Sud Italia aveva una rete di telecomunicazioni veramente imponente.
Nella sola Sicilia erano presenti diverse decine di stazioni telegrafiche elettriche ed ottiche (come quella di Riposto) che collegavano in maniera capillare tutte le citta più importanti.

Telegrafo ottico modello "Depillon" - foto Salvo Carreca

A supporto del telegrafo elettrico, vi era un sistema di comunicazione utilizzato per le comunicazioni costiere, il cosiddetto telegrafo ottico o visuale, un invenzione di fine '700 dell'abate francese "Chappe" che nel Regno delle Due Sicilie però aveva ceduto il posto alla sua variante denominata "Depillon"

Ma un altro indizio che dice parecchio sullo stato di avanzamento della tecnica nel Regno, ce lo da ancora la cartina telegrafica della Sicilia, le due linee rosse che attraversano il Canale di Sicilia rappresentano i cavi telegrafici sottomarini che collegavano la Sicilia, tramite Marsala e Pozzallo, a Malta.
Un altra linea sottomarina, non visibile dalla mappa siciliana, collega la città di Otranto a Valona, e dalla città albanese proseguiva la linea aerea per Costantinopoli (Instanbul)
Durante il Regno delle Due Sicilie possedevamo dunque anche la tecnologia per la posa dei cavi nelle profondità dei mari.

Nella mappa, il telegrafo ottico "Punta D'Olmo" di Riposto(CT).

Un'altro fattore che ci ha colpiti positivamente è stata la precisione con cui la mappa telegrafica è stata disegnata, che non sfigura accanto alle moderne cartine geografiche computerizzate, ma soprattutto l'uso del colore (azzurro, rosso) assolutamente una rarità per l' 800, che ne fa un oggetto molto pregiato, soprattutto se confrontato con le cartine degli altri stati pre-unitari, poco dettagliate e quasi sempre monocromatiche.
Per effettuare questa ricerca ci siamo serviti, oltre che della cartina, del programma "Google Earth" che ci ha permesso di individuare il punto esatto tramite la foto satellitare oltre che l'indirizzo.


Mappa delle linee telegrafiche del Regno delle Due Sicilie - sezione della Sicilia


Si legge: Istituto idrografico della Marina Militare - proibito danneggiare - legge 3/6/1935

Sul pavimento della torretta è stato rinvenuto un capisaldo della marina militare, di epoca fascista, che dimostra come il punto fosse strategico dal punto di vista panoramico, infatti è collocato nell'unica zona in cui è possibile vedere contemporaneamente sia Acireale che Taormina(luoghi in cui si trovano i telegrafi adiacenti)
I capisaldi venivano piazzati per fare i calcoli trigonometrici per la realizzazione delle cartine topografiche civili e militari, dove oggi si trova il "tappo" del capisaldo, fino alla fine dell'800 si trovava l'asta del telegrafo ottico.

Dopo 147 anni, il vessillo borbonico ritorna al telegrafo di Riposto.


Per chi volesse visitare la stazione telegrafica borbonica, l'indirizzo è in zona Via degli Olmi, fraz. di Archi (Riposto)

Davide Cristaldi, Francesco Rodolico

Fonte: Comitato Storico Siciliano

La stazione telegrafica borbonica 'Punta d'Olmo' di Riposto(CT)
Ultimo aggiornamento Venerdì 08 Novembre 2013 09:13