'Sulle tracce dei briganti' a Caspoli di Mignano Monte Lungo (Ce)

Mercoledì 14 Agosto 2013 14:00 Giancarlo Rinaldi
Stampa

MIGNANO(CE) - Grande successo e grande partecipazione di pubblico alla IV edizione della rassegna sul brigantaggio organizzata a Caspoli, piccola frazione di Mignano Monte Lungo (Ce), dall'associazione “Historicus” in collaborazione con la locale amministrazione comunale. Una due giorni davvero movimentata e densa di appuntamenti che ha ulteriormente ravvivato l'interesse per un argomento che per troppo tempo è stato scientemente minimizzato oppure considerato in maniera distorta e poco fedele alla realtà storica dei fatti.

Anche quest'anno abbiamo tenuto fede allo scopo che ha portato, nel 2004, alla nascita dell'associazione e museo Historicus - spiegano ad una voce Angelo Andreoli e la dolce consorte Maria Cristina, gli instancabili “motori” del tutto -: quello di studiare il territorio impegnandosi nella ricerca ed utilizzando come fonti non solo informazioni di archivi ma anche racconti, storie, testimonianze, tradizioni e reperti che hanno una storia da raccontare. Ancora una volta abbiamo voluto riproporre il campo dei briganti: non vogliamo farli santi ma solo capire fino in fondo le vere cause del fenomeno del brigantaggio e della dura repressione che nel periodo postunitario si abbattè violentemente sui contadini del Sud”.

Si è iniziato sabato 10 agosto con l'allestimento del campo dei briganti, curato nei minimi dettagli, e con la sfilata per le vie del borgo dei “Briganti di Cartore” e dei figuranti del gruppo “Imago Historiae” di Potenza. Quindi, alla presenza del sindaco di Mignano, Antonio Verdone, è stata inaugurata la mostra di Marco Mattozzi dal titolo “L'altra storia. Il vero Risorgimento raccontato da storici e dagli stessi protagonisti”. La serata si è conclusa con la cena dei briganti a base di piatti tipici della zona allietata dal suono ammaliante dei caratteristici strumenti popolari.

Il giorno seguente,domenica 11 agosto, accanto al campo dei briganti è stato allestito un mercatino dell'artigianato che esponeva sulle rustiche bancarelle tante curiosità e tanti utensili ormai praticamente introvabili. Nel tardo pomeriggio, invece, ci si è posti tutti quanti insieme “sulle tracce dei briganti”. Dopo una breve introduzione storica sul fenomeno del brigantaggio tenuta da Fernando Riccardi, il folto corteo, con in testa i figuranti potentini con tanto di schioppo, pistole e pugnali, si è recato in visita alle case della brigantessa Michelina Di Cesare e del capo brigante Giacomo Ciccone, entrambi nativi di Caspoli. Qui, al di sotto delle lapide marmoree affisse lo scorso anno, Giancarlo Rinaldi ha brillantemente intrattenuto i presenti soffermandosi sulle travagliate vicende biografiche dei due eroici guerriglieri che hanno immolato la loro ancora giovane vita per la libertà del Sud invaso dai piemontesi.

Dopo di che ci si è recati presso l'abitazione di Alessandro Pace e qui il sindaco Verdone, tra gli applausi scoscianti dei presenti, ha ufficialmente scoperto un'altra lapide che ricorda un altro coraggioso capo brigante di Caspoli che non ha avuto paura di schierarsi contro gli aguzzini sabaudi, pur sapendo di andare incontro ad una grama esistenza. Non a caso Alessandro Pace fu catturato e passò il resto dei suoi giorni segregato nell'orrido bagno penale dell'isola siciliana di Favignana senza più tornare a rivedere il suo amato paese natio. Il tutto si è concluso con la gustosa cena dei briganti e con le dolce melodie della musica popolare. Davvero una bella manifestazione quella di Caspoli, la vera “brigantopoli” del meridione, che ha visto riuniti attorno al ricordo di questi indomiti briganti tantissima gente di varia estrazione sociale proveniente da ogni dove.

Per cui congratulazioni vivissime agli instancabili organizzatori e un ringraziamento di vero cuore al sindaco Verdone e all'amministrazione comunale di Mignano Monte Lungo che non hanno avuto il timore di prendere iniziative così coraggiose, come quelle delle lapidi, tracciando una ormai indelebile “strada dei briganti”. E' questa la strada maestra che conduce alla verità storica. Quella verità la cui forza propompente non potrà essere più nascosta o arginata.

Giancarlo Rinaldi

Fonte: Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie

'Sulle tracce dei briganti' a Caspoli di Mignano Monte Lungo (Ce)
Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Agosto 2013 14:08