Seminario di studi storici al 'Manzoni' di Caserta

Martedì 26 Marzo 2013 08:53 Roberto della Rocca
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CASERTA - Anche quest'anno l'Istituto di Ricerca Storica delle Due Sicilie, presieduto dal comm. Giovanni Salemi, ha organizzato un seminario di studi storici presso il Liceo Statale “Alessandro Manzoni” di Caserta.

La prima tappa di un lungo viaggio a ritroso nel tempo, tra le sinuose pieghe della storia dell'Italia meridionale, quella storia che spesso e volentieri non si trova sui libri di testo, si è consumata giovedì 7 marzo nell'accogliente Aula Magna dell'istituto alla presenza di un nutrito stuolo di studenti accompagnati dai loro docenti.

A fare gli onori di casa la prof.ssa D'Errico che ha portato i saluti della prof.ssa Adele Vairo, dirigente scolastico del Liceo “Manzoni” che, ancora una volta, come già negli anni passati, ha fortemente voluto nel suo istituto il seminario di studi storici. “Due Sicilie al femminile”: questo il titolo del convegno che, considerata la vicinanza con la Festa della Donna, è parso quanto mai appropriato. I lavori sono stati introdotti e moderati dal dott. Salemi che ha portato ai ragazzi e ai docenti i saluti dell'Istituto di cui è presidente.

 

Sono iniziati, quindi, gli interventi degli studiosi a cominciare da quello del dott.Fernando Riccardi, storico e giornalista, che ha ripercorso le tappe del travagliato processo che condusse nel 1860 all'unificazione della Penisola per poi soffermarsi più dettagliatamente sul fenomeno virulento del brigantaggio. Un fuoco violento e spesso inarrestabile che rimase acceso nelle province meridionali per l'intero decennio postunitario, ed anche oltre, prima di cedere il passo a quell'altra gigantesca piaga sociale che fu l'emigrazione.

Riccardi si è soffermato brevemente anche sulle brigantesse, altro argomento per niente conosciuto, raccontando la vita e le gesta, fino alla morte, di Michelina Di Cesare, nativa di Caspoli di Mignano Montelungo, nel cuore dell'antica Terra di Lavoro, che può essere, a buon diritto, considerata il simbolo del brigantaggio al femminile.

E' stata la volta, quindi, del giovane editore Vincenzo D'Amico che ha tratteggiato con dovizia di particolari il lungo regno diFerdinando II di Borbone la cui prematura morte, nel 1859, deve essere considerata una delle cause più pregnanti della repentina caduta e dello sfaldamento del Regno delle Due Sicilie.

Infine la dott.ssa Marisa Monaco si è soffermata sulla splendida figura dell'ultima regina di Napoli, quella Maria Sofia di Baviera che così bene seppe distinguersi nell'assedio di Gaeta e in tutti i drammatici momenti che condussero alla morte del regno di Napoli.

Una figura adamantina il cui spessore non venne intaccato neanche da una infamante campagna di stampa oscena e vigliacca, all'uopo orchestrata da chi, in quel momento, aveva tutto l'interesse a pescare nel torbido per delegittimare una dinastia regnante costretta con la forza delle armi e da un atto inaudito di pirateria, incredibilmente tollerato da tutte le potenze del vecchio continente, Inghilterra in primis, ad abbandonare il suo regno.

Dopo gli interventi si è intessuto un breve ma serrato botta e risposta tra i relatori e alcuni studenti che hanno posto domande e sollevato obiezioni. Soltanto il trillo acuto della campanella ha inesorabilmente segnato la conclusione del vivace dibattito che, sicuramente, continuerà nella prossima puntata del seminario che andrà in scena, sempre al “Manzoni” di Caserta, venerdì 5 aprile, con inizio alle ore 15.00.


Roberto della Rocca

Fonte: Istituto di ricerca storica delle Due Sicilie

Seminario di studi storici al 'Manzoni' di Caserta
Ultimo aggiornamento Martedì 26 Marzo 2013 08:55