Il 5 settembre 2011 è stata consegnata gratuitamente alla Soprintendenza per i beni culturali di Catania e al Museo Archeologico di Randazzo presso il Castello, la perizia compresa di ricostruzione digitale dell'aquila che sovrastra il portale di ingresso del castello-carcere di Randazzo.
Sopra il portone d’ingresso del Castello-Carcere di Randazzo, oggi museo archeologico “Paolo Vigliasindi”, sono presenti i resti di un’aquila di pietra in altorilievo. In particolar modo la scultura è mancante (rispetto all’osservatore) di parte della zampa sinistra, parte dell’ala destra e della testa oltre che di un altro elemento architettonico (Toson d’oro) che scopriremo più appresso, la cui mancanza si nota dal buco presente nella parte alta della coda.
Inoltre risultano completamente illeggibili le armi che componevano lo stemma sul petto dell’aquila.
Fortunatamente la lapide posta sotto l’aquila è ancora integra e grazie alle informazioni storiche in essa contenuta è stato possibile ricostruire digitalmente i blasoni e le armi, oltre che l’ordine cavalleresco, ornanti il regale volatile...
Davide Cristaldi
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