Nella parte superiore della facciata, al centro, sormontata dallo stemma borbonico a testa d'aquila, si trova una iscrizione marmorea che riporta la seguente scritta: Philippi IV Hispan, utriusque Siciliae regis III, auspiciis augustis navale armamentarium, inchoatum, pefectum MDCXXX.
(Con i fausti auspici di Filippo IV di Spagna, III re delle Due Sicilie)
L'uso attuale dell'Arsenale è condizionato dai prossimi lavori di restauro e il provvisorio allestimento di mostre, convegni e manifestazioni culturali da parte del Comitato pro Arsenale Borbonico ha come scopo principale, senza fini di lucro quello di tenere sempre alta l'attenzione verso il completo utilizzo del seicentesco edificio.
L'Arsenale si trova ubicato nella parte terminale dell'attuale Via Cristoforo Colombo e confina ad est con la sede della Fincantieri ed ad ovest con la splendida villa dei Marchesi De Gregorio. Dal lato meridionale è separato dal mare da un padiglione demaniale adibito ad officina del cantiere navale.
Nella parte retrostante dove attualmente si lavorano le lamiere, esisteva una zona coperta, (bombardata durante l'ultima guerra) che veniva utilizzata per la costruzione delle imbarcazioni della Real Marina o di armatori privati. La Via del Molo, antico nome dell'odierna strada, era molto importante per la vita di tutta la città anche perché da essa doveva necessariamente passare, chi arrivava o partiva da Palermo in quanto tutte le navi di una certa stazza, ormeggiavano in prossimità dell'Arsenale.
Il molo era noto a tutti, in quanto denominato "La Muraglia d'argento", poiché, l'opera , colossale della costruzione del nuovo porto di Palermo, realizzata fra il 1567 e il 1590, era costata tanti scudi d'argento (circa 6 milioni) Tutta la zona circostante il monumento dovrebbe essere valorizzata in quanto oggi costituisce una naturale area museale. Infatti nelle vicinanze si , trovano il Palazzo Montalbo, Villa De Gregorio, il Cippo Smiriglio, il Bacino in pietra dei Florio, i Cantieri Florio, il Cimitero Inglese, il Lazzeretto, la Nave di Pietra, lo Stabilimento Termale dellAcquasanta.
L'Arsenale è stato eretto nel 1621-30 su progetto dell'architetto palermitano Mariano Smiriglio che anche in altre sue opere ha interpretato il manierismo italiano. L'edificio occupa uno spazio rettangolare. Al piano terra vi sono sei arcate che proseguivano nell'atrio retrostante oggi non più coperto. Le arcate, attualmente tompagnate, ospitavano gli scafi in costruzione che su scivoli venivano poi varati.
All'interno dell'Arsenale sono custoditi due cannoni che nella parte retro-superiore hanno lo stemma borbonico; questi cannoni quasi certamente erano posti a guardia della parte settentrionale della Città. (www.arsenaledipalermo.it)
Fonte: Comitato Storico Siciliano